Scafi in alluminio o in poliestere, quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

6 Aprile 2018

Scegliere il materiale dello scafo della propria barca è un passaggio molto importante. Prima di lanciarvi sull’alluminio o sul poliestere, è fondamentale valutare i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna soluzione.

1. I vantaggi di un guscio in alluminio

Il suo punto forte è la leggerezza rispetto all’acciaio, con la stessa resistenza e rigidità a parità di spessore.
Gli scafi in alluminio sono molto solidi, e sono preferiti dai navigatori per i viaggi più lunghi e impegnativi, ad esempio le crociere negli oceani polari.

Essendo un metallo non ferroso, non arrugginisce: al massimo, può deteriorarsi la tinta esterna, a causa dello strato sottile di alluminio grigiastro che protegge lo scafo dalla corrosione.

Tra i cantieri navali famosi per le loro imbarcazioni in alluminio, possiamo citare Alubat e i suoi yacht Ovni o Meta.

2. Gli svantaggi di uno scafo in alluminio e le raccomandazioni

L’alluminio è un materiale ad elevata conduzione. È vulnerabile all’elettrolisi (corrosione galvanica ed elettrolitica) che si manifesta sotto forma di punture.
Lo scafo, pertanto, deve essere ottimamente isolato.

Per le barche destinate a rimanere a galla a lungo, sono necessarie alcune precauzioni indispensabili:

  • La carena deve essere adeguatamente protetta con l’applicazione di un primer aggrappante specifico per gli scafi in alluminio, quindi verniciata con una pittura antivegetativa compatibile. Queste vernici sono disponibili presso i fornitori di materiali marittimi.
  • Inoltre, è necessario posizionare un numero sufficiente di anodi sacrificali sotto lo scafo (8 per una lunghezza di 10 metri); in zinco per l’acqua di mare, in magnesio per l’acqua dolce e in alluminio per l’uso della barca sia fluviale che marino.

Le attrezzature di navigazione e i circuiti elettrici devono essere perfettamente isolati. Inoltre, tutte le parti metalliche (motore, pompe, valvole…) devono essere collegate alla messa a terra elettrica.

I consigli di Band of Boats: per ed evitare la messa a terra su un pontile, è possibile premunirsi e installare un isolatore galvanico. Non dimenticate di installare una cinghia di messa a terra fra il polo negativo della batteria e lo scafo in alluminio.

I cantieri che costruiscono scafi in alluminio hanno fatto molti progressi, soprattutto nelle tecniche di saldatura ad argon. La tecnica cosiddetta “STRONGAL” permette costruzioni semplificate, solide e rigide, molto resistenti agli urti.
Tuttavia, è difficile reperire saldatori qualificati in caso di riparazioni (devono essere certificati).

Quanto ai prezzi, l’alluminio è in media il 20% più costoso del poliestere.

3. I vantaggi di uno scafo in poliestere

I materiali compositi sono costituiti da resine, spesso con matrice in poliestere e rinforzo in fibra di vetro. Rivestiti in gel coat, sono facili da curare, solidi e leggeri.

Gli scafi in poliestere hanno avuto un grande successo a partire dagli anni ’60 e hanno guadagnato terreno rispetto agli scafi in legno e metallo. Questo materiale ha permesso ai cantieri navali di costruire molte imbarcazioni di serie. Per questo motivo, troverete molti modelli di barche di seconda mano con uno scafo in poliestere. Tra le barche a vela più popolari con scafo in poliestere si annoverano il Beneteau Océanis 45, il Jeanneau Sun Odyssey 36 I e il Bavaria 46 Cruiser.

4. Gli svantaggi di uno scafo in poliestere

La loro durata è media, a causa del processo di degradazione chimica delle resine noto come “osmosi”. L’acqua finisce per passare attraverso lo strato di gel coat, causando danni alla resina i cui componenti chimici sprigionano una sostanza acida. Questo acido esercita a sua volta una pressione sul gel coat, facendo comparire delle escrescenze. La fibra di vetro, infine, assorbe l’umidità come una spugna. Il materiale si impregna d’acqua, diventa molle e sempre più fragile, fino a disintegrarsi.

Come contrastare l’osmosi?

L’osmosi deve essere trattata rapidamente, rimuovendo il gel coat dallo scafo.
I cantieri specializzati utilizzano perlopiù tecniche di piallatura o di “hydro gommage”.
Il processo dura all’incirca 6 mesi per consentire la completa espulsione dell’acido dallo scafo.

È possibile eseguire un trattamento preventivo contro l’osmosi con prodotti specifici, sia all’acquisto di una barca nuova che su uno scafo già usurato.

Band of Boats vi suggerisce di adattare lo scafo alla vostra zona di navigazione.

L’alluminio resisterà meglio ai viaggi in aree ghiacciate rispetto al poliestere. Tuttavia, il budget e la facilità di manutenzione e di riparazione sono fattori determinanti per raggiungere il proprio sogno: costruire o acquistare la propria barca ideale.

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