Questa nuova versione del Sun Odyssey 410, rappresenta un importante passo avanti rispetto al suo predecessore, il Sun Odyssey 409, in un segmento in cui la concorrenza è particolarmente accesa.
Una pianta del ponte sicura!
Lo scafo con le sue fiancate, la prua inversa e il quadro posteriore molto ampio attirano l’occhio non appena si avvista il Sun Odyssey 410 al molo. Quando l’imbarcazione è ancorata a poppa, l’immensa piattaforma posteriore consente un facile accesso a tutti, bambini compresi. Marc Lombard, l’architetto, ha pensato a tutto e a tutti…
Facendo il giro della barca e imboccando i passavanti spaziosi e protetti dalle mastre (che si stringono da prua verso poppa), mi dico che gli spostamenti saranno agevoli perfino per i piccoli mozzi.
A prua, una bella delfiniera massiccia accoglie il punto di scotta del genoa e, se desiderato, quello di una seconda vela di prua montata sull’avvolgifiocco. Due vele di prua sull’avvolgifiocco, il lusso di poter realmente adattare la propria tela in base al tempo! L’ampio gavone dell’ancora può accogliere senza problemi una seconda ancora.
Rientro nel pozzetto in pochi secondi, senza dover fare l’equilibrista né dover scavalcare il sedile. È pratico, visto il numero di vai e vieni che fa lo skipper in una giornata. E sì, le crociere in famiglia spesso sono parenti strette della manovra in solitaria! Il pannello della scala e il tavolo del pozzetto sono leggermente decentrati a tribordo. Tutto a un tratto non si va più a sbattere nel tavolo attraversando il pozzetto! Astuto.
Into the boat!
La scaletta non è troppo ripida e gli interni che mi attendono si avvicinano di più a quelli di un appartamento nuovo che a quelli di un cruiser degli anni ‘80…
Niente più rivestimenti scuri e tessuti in stile “yacht club”! Sono quasi abbagliato da tanta luminosità, circondato da oblò fissi sulle fiancate verticali. Deve fare parecchio caldo lì sotto ai tropici! Per quanto riguarda lo spazio di stivaggio, se ne trova ovunque, nascosto, sotto i mobili, la méridienne…
Tranquilli, non avete in mano il catalogo di “Roche Bobois”, ma state davvero leggendo un articolo di collaudo di un’imbarcazione! Hanno installato una méridienne assolutamente perfetta per la siesta.
A prua, troviamo la cabina prodiera, o meglio, la “Master suite”, che dispone di un vero letto a isola di 145×200 cm circondato da armadietti. È ben fatto e il letto è veramente comodo. La scrivania/tavolo da carteggio rivolto a prua, accoglie tutto l’equipaggiamento elettronico indispensabile, ma non tutte le mappe cartacee del mediterraneo.
Il quadro elettrico in alto è efficace e gode di un monitor di livello delle batterie e di un contagiri elettronico.
Sotto coperta!
Scopro, in fondo alla cabina posteriore di babordo, l’elettronica del pilota e un bel quadro da 220V realizzato alla perfezione, come sempre quando si parla di Jeanneau. L’imbarcazione, che dispone di un’elica di prua ritraibile, è saggiamente dotata di 3 pack batterie AGM (motore, propulsore e due per i servizi). In proposito, trovo che 250 Ah siano una capacità piuttosto limitata per i servizi, soprattutto dato che di queste batterie solo il 50% della corrente immagazzinata rimane utilizzabile senza danno (scarica profonda)…
Un modello opzionale al litio consente di raddoppiare la capacità con lo stesso ingombro offrendo una ricarica estremamente rapida. L’insieme dell’impianto CC è collegato a un regolatore elettronico che consente di fornire il 100% della tensione proveniente dall’alternatore da 125 A. Un grosso caricabatterie da 220 V completa l’impianto.
Proviamolo!
Molliamo la trappa e gli ormeggi, 1500 giri di gas e ci muoviamo all’antica, senza l’aiuto dell’elica. Maneggevole Questa mattina non c’è molto vento nella baia di Cannes… La randa e il genoa approfittano di ogni decimo di nodo per far spostare questa grande barca a vela con 8 piccoli nodi di vento.
Partiamo di bolina, il timone è leggero e reattivo nonostante il peso della piccola, che dispone di un sistema di cuscinetti auto-allineanti che limitano la deformazione dell’asse dei rovesci del timone e ne mantengono la morbidezza.
La doppia pala del timone funziona bene ed è un piacere timonare questa grande barca a vela (4 m di baglio massimo) che si dimostra docile come un piccolo cruiser.
Dobbiamo già rientrare, il planning dei collaudi stampa è serrato e non c’è più vento… Abbasso la randa e apprezzo la posizione bassa del boma che consente un accesso facile al lazy-bag.
Il motore è potente, si raggiungono facilmente gli 8 nodi surfando a motore sulle increspature rientrando in porto.
Conclusione!
Cruiser familiare spazioso e confortevole, questo Sun Odyssey 410 raggiunge perfettamente il suo obiettivo. Facilissimo da condurre grazie al piano del ponte ben studiato e i winch arretrati, che offrono interni chiari, originali ed estremamente confortevoli. Non mi stupisce che abbia arraffato il premio di “Boat of the year 2019”…Mi piace molto!
E se partissi con questa barca per provarla per un mese in famiglia? !
Versione collaudata
> Prezzo della versione collaudata: 247.836 € tasse incluse
> Yanmar 4 cilindri 2,2 L diesel atmosferico 4JH45CR 45 CV su linea d’albero portaelica.
> Sun Odyssey 410 2019 GTE
> Finitura Première 2019
> Pack Elettronica Cruising 2019
> Pack entertainment audio
> Elica di prua ritraibile elettrica
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L’articolo di collaudo dell’imbarcazione è stato redatto da François Meyer.